Il bagaglio che porto con me, in questo nuovo progetto, va dalla ventennale esperienza di sfoglina, durante gli anni accademici, alla panificazione e all'utilizzo del lievito madre, ma soprattutto, il connubio tra alimentazione e parte psicologica che trovo in ogni preparazione, sia da parte di chi prepara la pietanza, sia per chi la riceve.
Mi piace cucinare per le persone, credo non esista atto d'amore più grande.
Ho conosciuto Cucina Nostra facendo ricerche in rete; ho dipanato i miei dubbi e grazie ai loro servizi ho l'appoggio necessario per tutta la durata del percorso.
Gli alimenti scelti per la produzione sono quelli che preparava mia nonna materna: tortellini in primis seguendo scrupolosamente il Disciplinare del Tortellino di Modena.
I tortelloni, con la ricotta di montagna ed un accenno di spinaci, le tagliatelle, i passatelli;
le crescentine, il gnocco ingrassato col prosciutto;
le torte, in formato mini, con gocce di cioccolato e ricotta, con yogurt e uvetta, l'amor polenta.
Mi piacerebbe, poi, introdurre, anche una scelta più salutista, con granole, burro di arachidi e crema di nocciole con pochi zuccheri.
Il target della clientela è, potenzialmente, molto ampio; da chi vuole gustare piatti tipici modenesi, a chi ha poco tempo per le preparazioni; a chi vuole sperimentare i "kit" per le cene.