"Tortellando" di Angela Brandoli a Bastiglia (MO)

Mi chiamo Angela Brandoli, sono modenese, o per meglio dire bastigliese da sempre, almeno da sei generazioni, da quello che raccontavano i mie bisnonni a mio padre Felice.
Sono cresciuta in una famiglia di lavoratori, ma anche buon gustai, dove la buona cucina e i piatti preparati in casa avevano una grossa importanza ed erano un punto fermo, soprattutto per quanto riguarda i primi piatti, dove la sfoglia tirata al mattarello la faceva da padrona.
Ho imparato a fare la sfoglia fin da piccola, dalla mia nonna paterna Amedea, avendo trascorso con lei gran parte delle giornate della mia infanzia, in quanto la mamma lavorava. Ricordo ancora molto bene, quando mi metteva in ginocchio su una sedia a lato del tagliere e mi metteva un mucchietto di farina, per fare anche io il mio piccolo impasto, seguendo le sue mosse e ascoltando i suoi consigli, le prime volte ovviamente il risultato non era dei migliori. Poi a forza di provare riuscivo a tirare anche io una piccola pastella di un uovo, con il mio piccolo mattarelo, e la mia soddisfazione era impagabile, ed era argomento di gioia durante la cena familiare...
Quel ricordo mi ha accompagnato per tutto questo tempo, anche se ho messo in pratica e sempre fatto la pastella per le necessità della nostra famiglia.
Da qualche anno pensavo a come rendere questa mia grande passione, perché di questo si tratta, in un lavoro, ma non riuscivo a trovare la soluzione giusta, a rendere possibile questo mio desiderio.

Un giorno parlando con una mia carissima amica, vengo a sapere dell'esistenza di CUCINA NOSTRA, un'associazione che promuove la nascita e diffusione di microimprese domestiche. Da quel giorno attraverso l'adesione a questa Associazione, passo dopo passo, sono riuscita insieme a loro a dare vita, con grande soddisfazione, a questa mia microimpresa Tortellando, e da qui é iniziata una nuova e stimolante avventura, che sto vivendo con grande passione e dedizione, convinta che sarà in grado di darmi grandi soddisfazioni, sia personali che imprenditoriali.
Il preparare prodotti della nostra tradizione mi da soddisfazione, soprattutto in quanto fatti in un'ottica di preservare qualcosa di speciale del nostro vissuto, ma con il rispetto delle moderne norme sulla sostenibilità ambientale e di nuova concezione di norme igenico sanitarie, nel rispetto delle tante esigenze di un cliente, nuovo, con tante necessità verso allergeni e intolleranze alimentari, sviluppate probabilmente da cibi e preparati troppo sofisticati. La tradizione culinaria del territorio modenese, dove un ruolo fondamentale è costituito dai primi piatti ed in particolare dalle paste all'uovo ripiene, rigorasamente tirate al mattarello.
Questa “Tradizione” che rischia di scomparire con il passaggio generazionale e da un mondo sempre più frenetico, con ritmi elevatissimi, senza tempo.., che porta a ricordarsi delle tradizioni solo in rare occasioni, come qualche matrimonio tradizionale o qualche rimpatriata familiare, dove il gioire e il gustare di questi cibi richiede tempo anche da parte degli ospiti e non solo per chi li prepara. Questi piatti che io chiamo di “relazione” credo possano dare un grosso contributo a ritrovare il senso per le cose vere, una serenità, una tranquillità anche durante la degustazione, insomma una cosa importante che fa bene oltre che alla salute al sociale, una sorta di antidoto ad un orologio che scocca il tempo tra impegni che si sovrappongono.